Imprese, mondo accademico e studenti universitari a confronto per sperimentare un modello innovativo di crescita delle competenze e sviluppo del potenziale. È questo l’obiettivo di una nuova iniziativa finanziata da Fondirigenti e promossa da Assolombarda e Aldai Federmanager Milano con il coinvolgimento dell’Università degli studi di Milano Bicocca, dell’Università statale di Milano e dell’Università degli studi di Pavia.

Il progetto, affidato a Cesop HR Consulting Company, sperimenta attraverso 9 laboratori un modello virtuoso di dialogo tra mondo della formazione e mondo del lavoro offrendo sia ai giovani studenti che ai manager coinvolti esempi di eccellenza in campo HR. Qualifica ulteriormente l’iniziativa la partecipazione di manager di alcune tra le più importanti grandi aziende italiane ed internazionali che si metteranno in gioco con gli studenti in attività di selezione e recruiting, employer branding, e valutazione delle competenze. Uno scambio reciproco e concreto di esperienze, strumenti, idee per far crescere lo spirito imprenditoriale e conoscere le nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro moderno.

Il progetto si inserisce in un nuovo importante filone di iniziative di Fondirigenti, tra le quali l’ambiziosa scommessa appena lanciata di D20Leader per premiare il talento dei giovani e dare impulso innovativo alle nostre imprese e ai nostri territori.  

LA SCHEDA DEL PROGETTO

La crescente flessibilità delle imprese, la nascita di nuove professionalità e il sempre più complesso inserimento dei giovani nel mercato del lavoro hanno determinato una vera e propria «evoluzione» delle competenze, specie in ambito trasversale. Per aumentare le prospettive occupazionali degli studenti e soddisfare le esigenze delle imprese, è indispensabile promuovere programmi innovativi atti a potenziare il dialogo tra università e imprese, nonché tra laureandi e manager e dirigenti d’azienda. In questo contesto nasce Soft Skill Labs, un progetto finalizzato a realizzare percorsi laboratoriali a favore di studenti del primo anno di laurea magistrale dei tre atenei dell’Università degli studi di Milano Bicocca, Università statale di Milano e dell’Università degli studi di Pavia.

OBIETTIVI

Il modello proposto si configura come una vera e propria attività di ricerca e sviluppo che ha per oggetto la crescita del potenziale degli studenti del primo anno dei corsi di laurea magistrale e per scopo quello di produrre innovazione nel mondo accademico, nelle imprese, nei settori e nel territorio.
Gli incontri rivolti ai laureandi dei tre atenei lombardi consentiranno un progressivo avvicinamento ad esempi di eccellenza in campo HR – e non solo – altrimenti molto lontani dai tipici contesti formativi proposti in ambito accademico.

I 9 laboratori che verranno realizzati, accompagneranno i partecipanti in un percorso di approfondimento verticale delle soft skills con l’obiettivo di:

  • incentivare la crescita personale e manageriale, attraverso lo sviluppo di skills da acquisire tramite modalità innovative (cross connection)
  • sviluppare nei futuri manager un nuovo mindset che consenta loro di affermarsi e affrontare le sfide in cui il loro potenziale viene messo alla prova;
  • favorire processi di acquisizione di consapevolezza del ruolo e delle competenze che un professionista deve avere

I PROTAGONISTI

  • Gli studenti del primo anno dei corsi di laurea magistrale delle tre università coinvolte intraprendono un percorso di avvicinamento alla conoscenza delle proprie soft skill.
    Hanno l’opportunità di individuare e valutare i punti di forza, le aree di miglioramento e le possibilità di sviluppo del loro potenziale e programmare le esigenze di formazione e di sviluppo.
    Sperimentano e vivono un’occasione di crescita attraverso la possibilità di approfondire la valutazione del proprio potenziale, e definire, attraverso strumenti ed esercitazioni pratiche proposti in aula, il proprio piano di auto-sviluppo.
  • I dirigenti/manager incontrano la possibilità di confrontarsi con nuovi metodi di selezione come la recruiting gamification, guidati da esperti Cesop acquisiscono gli strumenti più innovativi per selezionare candidati ma allo stesso tempo sperimentano un mezzo utile alla propria azienda per creare appeal ai potenziali candidati che rispondono a questa modalità di approccio.
    All’interno del modello i dirigenti/manager hanno anche la possibilità di offrire la loro testimonianza ed incontrare i futuri manager e illustrare che cosa è l’employer branding e come questo strumento potrà permettere alle aziende di attrarre e gestire i talenti.
  • Gli stakeholder (Università, Assolombarda, ALDAI, Fondirigenti) hanno la possibilità di sperimentare alleanze strategiche. Le Università sperimentano un modello di sviluppo del potenziale facilmente replicabile in momenti futuri.

IDEE CHIAVE

Le idee chiave del modello sperimentale proposto sono:

  1. Sviluppo del potenziale. Individuare i punti di forza, le aree di miglioramento e le possibilità di sviluppo degli studenti coinvolti. Identificare le loro potenzialità, analizzandone le capacità e le caratteristiche individuali per orientarne lo sviluppo.
  2. Recruiting gamification. Il gioco nel processo di selezione viene introdotto come un elemento nuovo capace di aiutare gli assessor aziendali nella corretta valutazione dei candidati. Il motivo è semplice: il gioco crea di per sé una situazione più rilassata che nulla ha a che vedere con l’ansia e lo stress di una selezione tradizionale. I candidati sono quindi più liberi di esprimersi al meglio, facendo emergere il loro reale potenziale.
  3. Employer Branding come nuova frontiera del Recruitment. L’employer Branding è una delle soluzioni più efficaci a disposizione delle imprese per generare produttività e vantaggio competitivo. I canali e gli strumenti di comunicazione utilizzati dalle aziende per attrarre i talenti fanno riferimento a strategie di recruiting marketing con l’obiettivo di costruire un’immagine aziendale di luogo di lavoro ideale.
    Ambiente di lavoro, Innovazione e Work-life balance sono i principali fattori che rendono un’azienda attrattiva e credibile quando si tratta di selezionare nuovi talenti.
  4. Intrapreneurship. Generare ed infondere un forte spirito imprenditoriale nei partecipanti, non solo per la creazione d’impresa (start up), ma anche per l’acquisizione di quelle skill e di quel mindset ritenuti fondamentali dal mercato del lavoro moderno.

I LABORATORI

Il modello sperimentale prevede, per ciascun ateneo coinvolto, 3 laboratori:

  • Laboratorio Recruiting Gamification: quando la selezione diventa un gioco
  • Laboratorio Talent Acquisition & Employer Branding
  • Laboratorio Innovation Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo

I LABORATORI ALL’UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO
2-4-5 luglio 2019 | dalle 9.30 alle 13.30
Aula M 101 – Via Santa So a 9/1, Milano | www.unimi.it

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