Ferrovie dello Stato Italiane è l’azienda dei sogni dei neolaureati, seguita da Eni e Google.

L’azienda preferita come luogo di lavoro, per i neolaureati italiani, è Ferrovie dello Stato Italiane. Dopo quattro anni al vertice, eni scivola in seconda posizione, mentre Google guadagna due posti e raggiunge il podio al terzo gradino.

Sono queste le prime tre aziende in cui i giovani neolaureati italiani vorrebbero andare a lavorare.

Il risultato del Best Employer of Choice 2015 vede poi BNL BNP Paribas confermare la quarta posizione, prima banca nella classifica, seguita da Mondadori al quinto posto e Apple al sesto. Ferrero perde molte posizioni passando dal secondo posto del 2014 al settimo di quest’anno. In ottava posizione Enel, Ferrari alla nona e Sky alla decima.

La classifica è il frutto dell’osservatorio sui giovani italiani e il mercato del lavoro, giunto nel 2015 alla tredicesima edizione, che Cesop Communication realizza annualmente su un campione rappresentativo di 2.500 neolaureati in cerca di lavoro.

L’indagine offre, oltre alla tradizionale classifica delle aziende che attirano maggiormente i laureati come luogo di lavoro, indicazioni importanti sull’universo dei giovani che si affacciano al mercato occupazionale.

Per quel che riguarda i settori produttivi che attraggono di più, la consulenza e revisione aziendale (23,1%) torna ad essere il settore maggiormente desiderato, seguito da media e comunicazione (20,7% con particolare apprezzamento da parte dei neolaureati in materie umanistico/giuridiche) e industriale manifatturiero e trasporti (18,4%). Ultimo nella classifica dei settori produttivi preferiti in cui lavorare è il luxury & fashion (3,3%) che da molti anni non attrae più i laureati italiani.

Estremamente interessante appare, poi, l’opinione dei giovani neolaureati sul lavoro all’estero. Infatti, anche considerando difficile oggi trovare un’occupazione stabile nel nostro paese, le motivazioni che spingono i giovani in possesso di un titolo di studio elevato a varcare i confini non risiedono principalmente, come si potrebbe credere, nell’assenza totale di opportunità in Italia (42,7%) ma sono maggiormente legate alla possibilità di migliorare le proprie conoscenze e competenze (57,3%).

“Se da una parte questo dato è positivo, perché mostra una speranza da parte dei giovani nel sistema Italia – afferma Giuseppe Caliccia direttore della ricerca e membro Esomar – European Society for Opinion and Market Research, leader mondiale del settore – dall’altra accende un campanello d’allarme rispetto alla qualità percepita del sistema formativo professionale presente nelle nostre aziende che, nel passato, fece dell’Italia, ad esempio con l’esperienza Olivetti, un esempio nel mondo.”

Un ulteriore segnale di ottimismo, che fa ben sperare per il prossimo futuro, è possibile riscontrarlo nella percentuale di neolaureati che hanno sostenuto colloqui di lavoro nell’ultimo anno (85,4%) in aumento rispetto al 2013 (83,7%).

Nota metodologica: le aziende sottoposte alla valutazione dei ragazzi sono 100. I questionari sono stati somministrati nei 9 Jobmeeting organizzati da Cesop Communication in Italia tra marzo e dicembre 2014. Il campione – statisticamente rappresentativo e stratificato per sesso, area geografica di provenienza e area di studio – è composto da 2.500 neolaureati la cui età media è 26 anni. Errore standard, 2%, intervallo di fiducia, 95%.

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