Cosa significa davvero Smart Working?

Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, «lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività»

Smart Working o Telelavoro? Quali sono le differenze: 

Per telelavoro si intende un lavoro che si svolge a distanza rispetto la sede centrale dell’azienda. Si tratta quindi di un lavoro che viene portato avanti dal dipendente da remoto. I teleworkers  hanno una postazione fissa concordata dalla quale continuano ad attenersi agli orari lavorativi. I rapporti con il datore di lavoro non cambiano, semplicemente, le mansioni vengono svolte da un luogo differente. Nel caso di Smart Working, invece, il lavoratore ha totale libertà per quanto riguarda la gestione della sua attività lavorativa. Il luogo e gli orari di lavoro non sono più prestabiliti come invece accade per il telelavoro. Lo smart worker svolge le sue mansioni in autonomia con la finalità di raggiungere gli obiettivi produttivi prestabiliti.

Con l’emergenza coronavirus è in atto il più grande esperimento di telelavoro al mondo: un test che – se darà i suoi frutti – potrebbe cambiare le sorti del nostro modo di lavorare in futuro.
(Agenzia Bloomberg)

Smart Working: 6 vantaggi per le aziende

Sorge spontaneo chiedersi cosa comporti per le aziende adottare lo smart working come modalità lavorativa. Quali sono i benefici che i datori di lavoro possono riscontare consentendo ai propri dipendenti di lavorare in totale autonomia?

  1. Aumento della produttività
    Uno Smart Working ben organizzato è in grado di aumentare notevolmente la produttività di un’azienda. Perché? Semplice! Si lavora intelligentemente rispetto il raggiungimento di obiettivi concreti. Completare il lavoro assegnato e rispettare le scadenze, acquisiscono un valore prioritario. Inoltre, il rapporto di fiducia che si instaura tra datore di lavoro e dipendente, porta lo smart worker a sentirsi maggiormente responsabilizzato e motivato rispetto alle mansioni svolte e i risultati lavorativi ottenuti. L’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano segnala un aumento produttivo del 15% per le realtà aziendali che scelgono modalità  lavorative “smart”.
  2.  Riduzione dei costi
    A fronte degli investimenti sostenuti dal datore di lavoro per garantire ai propri dipendenti una corretta attrezzatura tecnologica, ogni azienda potrà riscontrare un risparmio significativo. Tutti i costi legati all’utilizzo degli spazi d’ufficio vengono minimizzati. Inoltre, il lavoro smart comporta una razionalizzazione delle risorse, volte esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  3. Creazione di un ambiente lavorativo sano
    Come già affermato, adottare modalità di smart working, non significa solo consentire al dipendente il lavoro a distanza, ma sostenere una visione più ampia per quanto riguarda l’attività lavorativa. Lo Smart Office non deve essere pensato esclusivamente come un luogo fornito delle tecnologie necessarie allo svolgimento delle mansioni prestabilite.
    È invece da considerarsi come uno spazio sano, all’interno del quale, collaborazione, innovazione e condivisione hanno un’importanza indispensabile. Infatti, se si volge lo sguardo verso i contesti aziendali più innovativi, si potrà notare come gli ambienti dell’ufficio siano pensati per mettere al centro i dipendenti. Come? Attraverso l’utilizzo e l’impiego di: spazi creativi, mense condivise e aule per brevi break in compagnia. Tutto questo è da considerarsi in un certo modo Smart Working. Migliorare il welfare dei dipendenti significa migliorare il rendimento aziendale.
  4. Impatto ambientale
    È assodato che lavorare da casa comporti una drastica riduzione delle emissioni di CO2 e quindi un miglioramento a livello ambientale. Gli spostamenti da casa a lavoro non sono più strettamente necessari, il traffico urbano diminuisce, e migliora l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico. Inoltre, lo stress causato dagli spostamenti quotidiani sparisce totalmente, migliorando la qualità di vita del lavoratore.
  5. Contribuisce alla felicità del dipendente
    L’autonomia nella gestione delle proprie attività lavorative, il rapporto di fiducia instaurato con il datore di lavoro, l’aumento della motivazione e della soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la riduzione dello stress causato dal contesto aziendale e dagli spostamenti etc. Tutti questi aspetti contribuiscono alla felicità del lavoratore, ne migliorano la vita incrementandone la produttività.
  6. Aumento della brand awareness aziendale
    Un’azienda che adotta politiche di Smart Working, si distingue sul mercato. Risulta essere innovativa, trasparente, e coesa. Ne consegue un aumento dell’attrattiva sia per quanto concerne i clienti sia per i futuri dipendenti: si è più appetibili sul mercato e ci sono meno difficoltà nella ricerca di talenti.

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